Le turbe del Qi in MTC

 Terminologia e breve descrizione

 

 

 

A cura di: Giulia Boschi[1] e Carlo Di Stanislao[2]

 

“Spesso il linguaggio non è abbastanza potente da descrivere certi fenomeni”

Charles Dickens

 

Gli studi sociologici si ostinano a scotomizzare la dinamica competitiva e storica che produce gli avanzamenti conoscitivi, una dinamica rispetto alla quale il contesto sociale prestruttura sì la scelta, ma all’interno di percorsi comunicativi articolati in cui la riproducibilità dei dati empirici e la riduzione delle indeterminatezze semantiche rappresentano vincoli.”

Gilberto Corbellini

 

 

L’aspetto più affascinante dell’antica teoria medica cinese è che i confini del nostro corpo vengono per così dire dilatati, inseriti ed integrati nell’universo.  Per comprendere i principi di base su cui si fonda la scienza medica dei Cinesi, bisogna innanzitutto capire alcuni punti essenziali della loro visione del cosmo.

 L’universo è in perenne trasformazione, tutti i fenomeni sono correlati tra loro e sono governati da un’unica legge. Questa legge esprime l’aspetto ciclico del perenne mutare, spiega il processo che, attraverso aggregazioni e disgregazioni alternate, genera forme sempre diverse ed uniche. Ciò significa che, in maniera diametralmente opposta alla nostra tradizone filosofica, non sono le forme geometriche perfette ad esprimere l’ordine universale: in esso la costante è la legge di trasformazione che si estrinseca negli aspetti multiformi, unici ed irripetibili della natura, quali la forma delle nubi, il profilo delle montagne, le venature di una canna di bambù.

Il vocabolo ‘LI’, che intorno all’anno mille d.C. venne scelto per definire la legge in base alla quale si struttura l’intero universo, in origine indicava proprio le venature della giada. Da una parte, dunque, la legge di trasformazione è uguale per tutti i fenomeni, dai più grandi ai più piccoli, dall’altra le sue manifestazioni sono uniche ed irripetibili. Dal punto di vista medico ne consegue che se da un lato esiste una stretta relazione tra l’uomo ed il suo ambiente (quindi una connessione tra aspetti fisiologici o patologici ed aspetti metereologici, ambientali, astronomici etc.) dall’altro ogni individuo è unico ed irripetibile e quindi anche la sua malattia non sarà mai perfettamente uguale a quella di un altra persona; ogni quadro clinico è strettamente caratterizzato dagli aspetti strutturali e psicologici del paziente.

Quest’ultimo aspetto si avvicina molto alla moderna concezione omeopatica, secondo la quale la scelta di un farmaco non può prescindere dalla definizione caratteriologica e biotipologica della persona. Tutto questo è possibile attraverso la convinzione che una sorta di “slancio vitale”, definito Qi, permei interamenti il creato e gli esseri viventi: piante, animali ed esseri umani. Si può quindi argomentare che nella visione cinese tutto è Qi, a diversi livelli e gradi di aggregazione o sviluppo.

Attraverso questa visione “energetica” e quindi attraverso il concetto di Qi sono superati gli schemi energia - materia, animato - inanimato. Il concetto di Qi attraversa tutta l'evoluzione del pensiero cinese, caricandosi di valenze eterogenee. Inizialmente associato all’idea di vento quale emblema della forza agente dell’invisibile, diviene un cardine della fisiologia sottile del corpo umano, della fisiologia energetica della Medicina Tradizionale Cinese, della speculazione filosofica - nella quale assume connotazioni etiche e viene successivamente inserito in ambito cosmologico.

 Il Qi, pertanto, è una sorta di forza panica che, attraverso nomi differenti, ha permeato la visione di modelli interpretativi tradizionali d’oriente e d’occidente (si pensi al pneuma della Scuola Medica di Kos). In tempi recenti W. Reich ha chiamato questa forza “energia orgonica”, mentre il Reiki la definisce “energia universale”[3]. In definitiva ciò che nella tradizione indina e tibetana si definisce “prana” equivale, per molti aspetti, al concetto cinese di Qi. Questo Qi permea l’essere vivente in uno struttura e circola incessantemente secondo un ritmo circadiano che riguarda i Meridiani[4].

Il Qi[5] assume molte differenti qualità che sono note come Yuanqi (a sua volta differenziato in “primordiale”[6] e “originario”[7]), “autentico” (Zhenqi) [8] o “ortodosso” o “fisiologico”[9] (Zhengqi), “difensivo”[10] (Weiqi), “nutritivo” (Yingqi)[11], “ancestrale” (Zongqi)[12]. Esistono in realtà molti differenti tipi (se ne contano più di 50) di Qi, ma risultano di importanza specialistica e decisamente minore. Di seguito rubrichiamo le principali turbe del Qi, dandone anche una breve descrizione di tipo etiopatogenetico e clinico. Rimandiamo alla breve bibliografia per ulteriori approfondimenti.

 

Carattere Cinese

Traduzione

Breve descrizione

qi ki chi ch'i medicina tradizionale cinese

Qi Xu

insufficienza di Qi

3 possibili cause: disturbo nella genesi del Qi (attacco di un agente patogeno o disfunzioni di milza, polmoni e reni); cause congenite; scarso apporto nutrizionale.Sintomi: eccesso di sudorazione diurna che aumenta sotto sforzo, giramenti di testa, fosfeni, astenia, respiro corto o superficiale, voce debole con tendenza a parlare poco, facilità a contrarre raffreddore ed influenza

qi ki chi ch'i medicina tradizionale cinese

Qi Zhi

stasi di Qi

Coinvolge principalmente milza polmoni e fegato (blocco circolatorio) o stomaco e milza (stasi dovuta a ristagno di alimenti)). Provoca dolori di tipo congestivo e gonfiori e può degenerare in stasi di sangue, edema e produzione di mucosità. Gonfiori addominali (milza) e senso di oppressione toracica, cefalea (fegato) e dolori migratori soprattutto alle facce laterali del torace.

qi ki chi ch'i medicina tradizionale cinese

Qi Yu

ristagno/depressione ristagno/compressione del Qi

Dovuta principalmente a squilibri nell'assetto emotivo, coinvolge principalmente fegato (e ha spesso ripercussioni sulla circolazione sanguigna). Può degenerare in sindromi depressivo-maniacali. Si manifesta con senso di oppressione toracica, dolore ipocondriaco, o forte dolore epigastrico, depressione, ansietà, irritabilità, disordini alimentari, gonfiori addominali, irregolarità mestruali, metrorragia con sangue coagulato o dismenorrea ecc.

qi ki chi ch'i medicina tradizionale cinese

Qi Ni

controflusso ascendente del Qi

Coinvolge generalmente polmoni (tosse, dispnea); stomaco (singhiozzo, vomito, ematemesi ed emottisi) Fegato (cefalea, irritabilità, giramenti di testa, fosfeni…

qi ki chi ch'i medicina tradizionale cinese

Qi Xian (Zhong qi xia xian)

affondamento del Qi centrale

Coinvolge particolarmente milza e stomaco che, se gravemente compromessi, comportano il crollo del Qi del Jiao mediano con patologie digestive (anoressia, dolori addominali post-prandiali, diarrea) e segni di deficit di Qi (respiro corto, fastidi addominali, astenia) e nei casi più gravi prolasso e ptosi degli organi interni.

qi ki chi ch'i medicina tradizionale cinese

Qi Bi

costipazione del Qi

Aggressione violenta di fattori climatici, virali o epidemici dall'esterno oppure blocco acuto di Qi all'interno dell'organismo spesso dovuto a fattori emotivi (aggravamento della stasi di Qi) oppure ancora dovuto a insufficienza di Qi del polmone (pregiudizio funzione pneumatica). Può pregiudicare la circolazione di Jing che non arriva più a nutrire il cervello (svenimento, coma), oppure grave pregiudizio alla circolazione sanguigna (trisma, spasticità, volto rosso congestionato, rantoli ecc.)

qi ki chi ch'i medicina tradizionale cinese

Qi Bi

blocco del Qi

Stagnazione locale di patogeni spesso dovuta a fattori emotivi; disfagia (deglutizione dolorosa e/o difficile), dolori di schiena che possono portare all'immobilità degli arti inferiori o emiplegia, disuria ecc. sintomi che variano a seconda della localizzazione.

qi ki chi ch'i medicina tradizionale cinese

Tuo Qi

perdita massiccia di Qi

Due significati principali: A) esaurimento del Qi dovuto a distruzione da parte di un fattore patogeno particolarmente virulento, grave insufficienza yin-sangue per cui il qi non viene più trattenuto o secondario a perdita massiccia di sangue e/o liquidi: incontinenza, coma, polso impercettibile B) Grave perdita di Yangqi dovuto a malattie protratte nel tempo.

 

 

Bibliografia essenziale

 

-         Abbiati M.: Lingua cinese, Ed. Libreria Editrice Cafoscarina, Venezia, 1992.

-         Associazione Welcome School (a cura di): Sulle tracce del mistero nella cultura cinese, Ed. ItacaLibri, Rimini, 1999.

-         Boschi G.: Ideogrammi (http://www.giuliaboschi.com) , 1999.

-         Boschi G.: Turbe del Qi (http://www.giulaboschi.com), 1999.

-         Boschi G.: Medicina Cinese. La radice e i fiori, Ed. Erga, Genova, 1997.

-         Boschi G.: La nascita e lo sviluppo della qigongologia nella Repubblica Popolare Cinese (sperimentazioni di laboratorio sulla bioenergia Qi), Tesi di Laurea, Università di Lingue Orientali Cafoscarina, Venezia, 1988.

-         Bottalo F., Brotzu R.: I fondamenti della Medicina Cinese, Ed. Xenia, Milano, 1999.

-         Kaltenmark Max: Filosofia cinese, Ed. Xenia, 1994.

-         Lama A.G.: La struttura interna dell’Yi King, Ed. Astrolabio, Roma, 2002.

-          Larre C., Rochat De La Valèe E.: Dallo "Zhuangzi" - La condotta della vita
Il Volo nell’Azzurro Iinfinito, Ed. Jaca Book, Milano, 2000.

-          Larre C., Berera B.: Filosofia della medicina tradizionale cinese, ED. Jaca Book, Milano, 1997.

-         Porckert M.: Medicina Cinese, Ed. Armenia, Milano, 1984.

-         Pizzorno J.E., Murray M.T.: Trattato di Medicina Naturale, Vol. I, Ed. Red/Studio redazionale, Milano, 2002.

-         Scarpari M.: Breve introduzione alla lingua cinese classica, Ed. Libreria Editrice Cafoscarina, Venezia, 2002.

-         Weizhen C.: Gli esercizi trasformatori dei tendini, Ed. Pollini, Venezia, 2002.

-         Yu-Lan F.: Storia della filosofia cinese, Ed. Mondatori, Milano, 1990.

-         Yung-yi H.: Analisi degli ideogrammi. Introduzione alla lingua cinese, Ed. Cisalpino, Milano, 1989.

 

 

Indirizzo per chiarimenti

 

Giulia Bosci http://www.giuliaboschi.com/index.html

Carlo Di Stanislao http://www.agopuntura.org

 

 





[1] Laureata in Lingue Orientali presso l’Università Cafoscarina di Venezia. Diplomata in agopuntura, massaggio, qigong, fitoterapia tradizionale cinese. Membro dell’Associazione Mondiale di Qigong. Docente di sinologia e Medicina Tradizionale Cinese presso Istituti e Centri di Ricerca nel campo della medicina orientale.

[2] Medico Chirurgo. Diplomato in agopuntura, massaggio tuina, farmacoterapia cinese. Membro del Consiglio Direttivo della S.I.A.

[3] Questa energia stimola le capacità di autoguarigione di chi riceve i trattamenti. Nel caso del Reiki, ad esempio, l’operatore è capace di raccogliere l’energia che ci circonda e di concentrarla sulla persona trattata. Questa avverte subito delle sensazioni di benessere, spesso di un particolare calore, e si attiva un potente processo di guarigione.

 

[4] Circolazione meridianica giornaliera

[5]

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[6]

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[7]

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[8]

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[9] Detto anche immunitario in senso lato.

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[10] Detto anche di superficie.

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[11]

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[12] Detto anche “composto” o “toracico”.

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