L'apprendimento tra Pavlov e Skinner:
procedure di intervento

Enrico Rolla - Claudio Ajmone

Dalla rivista SCUOLA VIVA,n 8,Ottobre 1983,SEI editrice




" Lo studio sistematico del comportamento entro gli scherni di un solo modello e' forse piu' vaildo di uno studio che salti da modello a modello. Anche nell'ambito della scuola, l'insegnante puo' appilcare strategie di intervento per gestire i problemi emozionali del bambini,,

***

Leggere, camminare, fare dello sport, tenere una conferenza, l'aver paura dei cani o di entrare nei luoghi chiusi: tutto cio' viene appreso. Psicologi e teorici hanno descritto molti modelli di comportamento.Attualmente, i modelli piu' noti sono quelli di Pavlov e di Skinner.
Il comportamento puo' venire classificato in due categorie principali: l'apprendimento classico o pavloniano e l'apprendimento operante o skinneriano. Puo', inoltre, essere considerata un'altra forma di apprendimento che include l'apprendimento classico ed operante ed e' l'apprendimento " imitativo o vicariante ".

Vediamo ora di spiegare l'acquisizione di una fobia, servendoci deIl'apprendimento classico.

Claudio e' un bambino di 6 anni. E' la prima volta che va in piscina. La piscina per Claudio e' un luogo interessante e piacevole, ma quando entra in acqua beve ed immediatamente vomita, sta male, ha dei tremori, il volto e' pallido. Viene rapidamente allontanato dalla vasca. Da quel momento in poi Claudio prova una forte avversione per la piscina, sollecitato ripetutamente dai genitori, non vuole assolutamente ritornare anuotare.

Ora vediamo come estata appresa una paura. E' possibile spiegare il tutto servendoci del paradigma dell' apprendimento classico.

La piscina all'inizio era uno stimolo neutro (S.N.)e non provocava nel barnbino alcuna risposta se non una risposta di esplorazione dell'ambiente (Risposte di Orientamento R.O.); successivamente,Ia piscina provoca risposte di fuga o di evitamento. Il bambino, infatti, fa tutto cio' che gli e' possibile per non sottoporsi piu' a cio' che ritiene fonte di ansia, cioe' la vista della piscina.

La piscina da stimolo neutro (S.N.) e' diventato uno stimolo condizionato (S~C.). L'entrata in acqua ed il bere e' uno stimolo incondizionato(S.IC.) che provoca il vomito, risposta incondizionata (R.IC.). Si e' creato quindi un legame: la piscina provoca immediatamente una risposta condizionata (R.C.). In tale situazione la R~C. e' caratterizzata da tensione muscolare, tachicardia, e in alcuni casi,anche vomito.

Tale apprendimento puo' essere schematizzato nel seguente modo:


L'apprendimento classico


Studiato da Pavlov, considera gli stimoli che automaticamente evocano delle risposte.Questi stimoli sono definiti " stimoli incondizionati".

La risposta incondizionata e' incontrollabile dall'individuo e quindi involontaria. Alcuni stimoli ambientali, quali rumori, shock, luci o il gusto del cibo, evocano risposte riflesse. La connessione tra stimoli incondizionati e risposte e' automatico, non appreso.

Un significativo esempio, basato sull'apprendimento classico, fu l'esperimento di Watson e Paynor (1920) col quale dimostrarono come le paure possono essere apprese attraverso l'apprendimento classico.

II soggetto: un bambino di 11 mesi di nome Albert.

Albert giocava frequentemente con un topolino bianco e non manifestava nessuna avversione per il topolino. Prima dello studio, gli sperimentatori notarono che un forte rumore (stimolo incondizionato) produceva in Albert spavento e tremori (risposta incondizionata). Gli sperimentatori desideravano determinare se la reazione di paura avrebbe potuto essere condizionata dalla presenza del topo bianco.

La presenza del topo bianco (stimolo neutro) era immediatamente seguita da un rumore.Quando Albert toccava il topolino, veniva prodotto un violento rumore ed il bambino trasaliva. Durante il periodo di una settimana, la presenza del topolino ed il rumore vennero assoclati 7 volte. Al termine, il topolino fu presentato senza rumore e Albert si allontano' piangendo. La presenza del topolino (ora stimolo condizionato) produceva risposte di paura (risposta condizionata). La paura si generalizzo' ad altri animali ed oggetti, quali: conigli, cani, lana e la barba bianca di Babbo Natale, producevano in Albert reazioni di paura.

Cio' dimostro' come le paure possono essere acquisite attraverso l'apprendimento.E' difficile dire se le paure che si evidenziano nelle esperienze quotidiane abbiano come base l'apprendimento classico;infatti, raramente e' possibile osservare un individuo nel momento in cui sviluppa delle paure.

Indipendentemente dal come si apprendono le paure, ci possiamo servire dell'apprendimento classico, per ridurre l'intensita' delle paure, poiche' Ia forza dello stimolo condizionato che provoca Ia paura puo' essere alterata.Vediamo quindi, come l'apprendimento classico puo' essere alla base dell'acquisizione di molti problemi emozionali.

L'apprendimento operante
.

Solo una parte del comportamento umano e' involontaria, cioe' provocata da una reazione riflessa. Nella vita quotidiana i comportamenti sono emessi spontanearnente e sono controllati dalle loro conseguenze. I cornportamenti controllabili dalle loro conseguenze sono definiti " operanti ", poiche' le loro " risposte " operano sull'ambiente e generano delle conseguenze (Skinner, 1953).

Gli "operanti " possono essere incrementati o ridotti in funzione degli eventi che li seguono.Esempi di comportamenti operanti possono essere: leggere, camminare, lavorare, sorridere; tutte le " risposte " liberamente emesse. Prendiamo in considerazione un caso in cui il comportamento emesso spontaneamente subisce rapidamente una riduzione, causata dalle conseguenze.

Giorgio arriva in una nuova classe, e si rivolge al suo nuovo compagno di banco, sorridendo desideroso di parlare. Il compagno lo ignora. Giorgio, dopo qualche minuto, ritenta di attirare l'attenzione del compagno,ma non ottiene risposta.Osserviarno dopo un giorno Giorgio e vediarno che rivolge la propria attenzione ad altri bambini,ignorando il compagno di banco.

Che cosa e' avvenuto?

Giorgio ha ottenuto l'attenzione degli altri bambini ma non quella del compagno di banco;quindi, con i primi l'interazione si e' incrementata,con il secondo si e' totalmente ridotta. II comportarnento viene incrementato dai cosiddetti " rinforzatori " che hanno la caratteristica di aumentare la probabilita' di ernissione della risposta.

Abbiamo due tipi di " rinforzatori ": positivi enegativi.

Sono rinforzatori positivi il cibo, l'acqua, l'attenzione, l'approvazione, il denaro, un' attivita' piacevole. Ad esernpio: Mario sta imparando a leggere, Ia madre gli e' vicina e,quando il bambino legge correttamente, gli dice"bravo" (rinforzo positivo), evitando di far uso di punizioni quando il barnbino sbaglia. Il leggere acquista per Mario una valenza positiva; e' piacevole leggere perche' per lui e' fonte di attenzione da parte della madre. In tal modo, si incrementa la probabilita' che il barnbino si applichi alla lettura con piacere ed interesse.

Sono rinforzatori negativi le situazioni avversive dalle quali ci allontaniamo emettendo un cornportamento.

Ad esempio la finestra della nostra camera e' aperta, fuori vi e' un rumore disturbante, noi chiudiamo Ia finestra(comportamento Operante).I rinforzi positivi e negativi sono strettamente connessi e ci possono spiegare come molti cornportamenti disadattivi vengono appresi in base a tale paradigma.

Un esernpio: Mario e' definito dai genitori un bambino capriccioso, piagnucoloso. Come ha appreso tale tipo di cornportamento? Osserviamolo con la madre: vuole il gelato, la madre glielo nega, lui continua con persistenza a richiedere il gelato, la madre glielo nega; lui continua con persistenza a richiedere il gelato; questa e' per la madre una situazione avversiva (rinforzi negativi)a cui pone termine cornprando il gelato (tab. 2).


tab. 2


MARIO: Richiesta Persistente-MADRE: Disagio. E' rinforzata negativarnente. Pone fine al disagio soddisfacendo le richieste pressanti.

MARIO: Rinforzato Positivamente. Viene incrementato il comp. disturbante. MARIO E' DIVENTATO "CAPRICCIOSO"

Cosi facendo, rinforza positivamente Ia persistenza del bambino ed aumenta la probabilita' che in situazioni analoghe egli emetta tale tipo di comportamento disturbante. Un comportarnento cessa di esistere quando non e' rinforzato (estinzione), nel nostro caso la madre avrebbe dovuto dire: " insisti pure quanto vuoi, ma sappi che non ti compero il gelato ";qualunque cosa faccia il bambino, la madre dovra' rimanere tranquilla ed impassibile, non prestandogli la minima attenzione.

Fin dai prirni giorni di vita si apprende in base al paradigma dell'apprendirnento operante. Un bambino di pochi mesi piange insistentemente quando viene messo a letto; appena la madre accorre e lo prende in braccio, il pianto cessa. All'inizio il pianto puo'essere stato prodotto dalla fame, il bambino viene nutrito (rinforzo positivo) e rapidamente crea un'associazione tra cibo e presenza della madre( apprendimento classico). Di conseguenza, la presenza della madre diventa gratificante per il bambino perche' pone fine ad una situazione di disagio.

La stretta connessione tra il rinforzo positivo e negativo ci puo' spiegare come un pianto persista in assenza di reali situazioni di disagio. Il bambino piange (rinforzo negativo e quindi situazione avversiva per la madre),la madre accorre, prende in braccio il bambino(rinforzo positivo per il bambino), incrementando la probabilita' che il barnbino pianga in assenza della madre.

L'apprendimento operante puo' essere controllato, oltre che dalle sue conseguenze, da "stimoli antecedenti" . Quando le conseguenze che seguono il comportamento si manifestano in presenza di una particolare costellazione di stimoli (es.: certe persone e luoghi), il solo stimolo aumenta la probabilita' che il cornportarnento sia ernesso.

L'apprendimento imitativo o vicariante

Tale apprendirnento si manifesta quando un individuo osserva il comportamento di un modello senza attuare nessuna azione: quindi, il soggetto non sperimenta alcuna diretta conseguenza. Il processo di apprendimento per osservazione viene definito "modellamento".Per apprendere attraverso il modellamento e' solo necessario osservare un modello. La risposta modellata e' acquisita dall'osservatore attraverso decodificazioni cognitive dagli eventi osservati; comunque; l'acquisizione della risposta da parte dell'osservatore dipende dalle conseguenze positive o negative associate alla risposta emessa dal modello (Bandura, 1969).I bambini presentano la tendenza ad imitare i comportamenti degli insegnanti, dei genitori, dei compagni; cioe' di tutte quelle persone che per la loro maggior pregnanza sono fonte di rinforzo. I compagni, specialmente dello stesso sesso, sono modelli frequentemente imitati. Tendono ad essere imitati quei compagni che sono leaders. Anche cartoni anirnati, personaggi televisivi o dei fumetti servono da modello.Quindi, attraverso i modelli, possono apprendere sia comportamenti adeguati sia comportamenti inadeguati.

Determinare come un comportamento sia stato appreso non e' facile, anzi in alcuni casi e' impossibile. E' difficile individuare il momento in cui un determinato disturbo comportarnentale si e' manifestato qualora il paradigma cui facciamo riferimento sia ll modello classico. Puo' essere passato molto tempo, a volte anni, dal mornento in cui uno stirnolo neutro e' diventato condizionato. Inoltre, si aggiunge il problema della generalizzazione che molto spesso non ci permette di individuare chiaramente lo stimolo o situazione-stimolo originaria.

Per chiarire cio', ritorniarno all'esperirnento di Watson. Albert, il bambino soggetto dell'esperimento, aveva 11 mesi quando acquisi la paura che prima non aveva, per i topolini bianchi; successivamente, la paura si generalizzo' ad altri oggetti ed anirnali.Paradossalmente, immaginiamo che Albert, diventato adulto, continui ad aver paura di animali ed alcuni oggetti. Decide di consultare uno psicologo, perche' la sua vita e' molto limitata.Lo psicologo, iniziando il colloquio, gli chiede: "Ricorda qualche evento particolare che sia stato per lei fonte di ansia intensa? ". " Si " ricorda Albert," All'eta' di 10 anni, mentre giocavo a pallone, caddi ferendorni la testa. Ricordo molto sangue. Svenni e mi risvegliai all'ospedale. Ricordo inoltre lutti in famiglia, malattie e problerni per il lavoro "." Ma tutto cio' ci puo' servire? ", si chiede lo psicologo. « Forse e' meglio intervenire direttamente sulle sue paure, cercando di ridurle di intensita' o possibilmente eliminarle.

In questo caso, si puo' notare come sia impossibile risalire allo stimolo condizionato originale.Meglio e' intervenire direttamente sulle fobie.Ma come intervenire?


LA GESTIONE DEI PROBLEMI EMOZIONALI

Le procedure che possono essere impiegate nel trattare comportarnenti ernozionali inadeguati sono:

1) l'estinzione

2) il controcondizionamento

3) il modellarnento

Anche nell'arnbito della scuola, l'insegnante puo' applicare tali strategie di intervento per gestire problemi emozionali dei bambini.

Riconsideriarno ii caso di Claudio, il bambino che ha acquisito la paura per l'acqua e vediarno come tende ad operare il "buon istruttore". Quando Claudio esce dalla piscina spaventato e tremante, l'insegnante non lo rirnanda subito a casa, ma lo copre con l'accappatoio e lo fa sedere su uno sgabello ai bordi della vasca, gli sta vicino e lo rassicura in modo tale che l'ansia si riduca, pur rirnanendo nel luogo avversivo.

Quando il bambino si tranquillizza, viene invitato a rientrare in vasca;cosi facendo, non si permette che la paura acquisita in quel particolare momento si consolidi con il passare del tempo. Anche quando insegniarno ad un bambino ad andare in bicicletta ed il bambino cade, sappiarno che dobbiarno rimetterlo immediatamente in sella; in caso contrario, molto difficilmente il bambino vorra' ritentare.

Dopo un evento traumatico, e' necessano,quindi, sottoporsi immediatamente allo stimolo ansiogeno; in caso contrario, si manifesta il fenorneno "dell'incubazione dell'ansia" che raggiunge il suo apice in 24 ore.

Un bambino puo' apprendere ad essere apprensivo,pauroso, ansioso o triste in molte situazioni che sono state associate ad esperienze spiacevoli. Eccessivi comportarnenti emozionali interferiscono con l'appropriato apprendirnento e con piacevoli interazioni sociali.

Nel caso di Claudio l'lnsegnante ha applicato contemporaneamente le tre procedure:

L'estinzione, nel lasciare il bambino alla presenza della situazione stimolo condizionata (piscina).Infatti, la regola base e' "ripetute presentazioni di un evento condizionato (piscina) senza abbinamenti con lo stimolo incondizionato (acqua bevuta) hanno come risultato una graduale riduzione del comportarnento ernotivo inadeguato".

Il controcondizionamento, nel rassicurare il bambino, nel calmarlo e nello stargli vicino.

Comportamenti emotivi altamente indesiderabili possono essere ridotti unendo alla sempliceestinzione situazioni che stirnolano reazioni emotive positive che sono quindi incompatibili con comportamenti ernotivi negati.Questa procedura dicontrocondizionarnento puo' essere usata per ridurre rapidarnente la forza dello stimolo condizionato che controlla il cornportamento emozionale indesiderabile.

Il controcondizionamento include:

1)la presentazione dello stirnolo condizionato in assenza dell'evento avversivo (estinzione);

2)la presentazione di un altro stimolo che produce reazioni emotive positive.

Reazioni positive favorevoli possono essere prodotte da musica,giochi, cibi; tali reazioni emotive positive competono con quelle negative.Non si puo' essere ansiosi e felici nello stesso tempo.

Il modellamento, nel fargli osservare gli altri bambini che si divertono in acqua. E' possibile, infatti, ridurre le paure che si provano in specifiche situazioni, osservando modelli che dimostrano emozioni positive in presenza di eventi che producono, all'osservatore,emozioni negative.

La procedura puo' essere cosi' esemplificata:

- fase 1 - identificare gli eventi condizionati che producono emozioni negative nel bambino che osserva.

- fase 2 - identificare un modello che manifesti reazioni positive alla presenza degli eventi disturbanti l'osservatore.

- fase 3 - il modello deve rirnanere alla presenza dell'evento condizionato.

-fase 4 - far si che l'osservatore veda il modello interagire positivamente con l'evento fonte d'ansia.

- fase 5 - ripetere sisternaticamente tale osservazione.

L'evento condizionato perdera' gradualmente di intensita' nel produrre reazioni emotive negative.

Riduzlone di cornportamenti "eccessivi"

I ragazzi definiti ernotivamente e socialmente disturbati , spesso presentano comportarnenti eccessivi. Comportamenti eccessivi possono essere:

iperattivita', distraibilita',aggressivlta', impulsivita', comportarnenti distruttivi e non cooperativi(Bryan & Bryan, 1975).

Spesso, buona parte del tempo dell'insegnante viene impiegata per controllare tali comportamenti.

Paolo e' un bambino di 8 anni e frequenta la terza elementare. Al mattino, quando arriva a scuola, mantiene per circa 1/2 ora un comportamento adeguato, restando al proprio posto e prestando attenzione all'insegnante. Successivamente abbandona il suo posto,disturba gli altri bambini e solo dopo ripetuti richiami dell'insegnante ritorna a sedersi. Dopo alcuni minuti, si rialza e riprende la sua azione disturbante. Alzandosi dal suo posto, attira l'attenzione dell'insegnante, attenzione che non ha quando lavora al proprio compito.Come si comportera' l'insegnante?

Il comportamento disturbante dovra' essere ridotto e si dovra' incrementare il comportamento collaborativo e attentivo. L'insegnante in un primo momento pensa di far uso della punizione per ridurre il comportamento in eccesso, ma successivamente ritiene che sia piu efficace incrementare il comportamento collaborativo.

Per raggiungere tale obiettivo, quando il barnbino entra in classe ed e' seduto tranquillarnente al suo posto, l'insegnante presta attenzione a cio' che sta facendo, dicendogli:" Bene,...bravo...,continua cosi... sono molto soddisfatto di te... " e non gli presta piu' attenzione quando si alza. In tal modo, riesce progressivamente ad incrementare il comportamento adeguato. Cio' che ha usato e' il "rinforzo differenziale", ossia una risposta e' rinforzata alla presenza di una determinata situazione-stimob (stare seduto al proprio tavolo collaborare e stare attento) e non e' rinforzata alla presenza di un'altra situazione-stimolo (alzarsi e disturbare).

Gli insegnanti possono usufruire di procedure che permettono di ridurre i comportamenti inadeguati:

1) rinforzare comportamenti alternativi: verranno rinforzati quei comportamenti che dovranno sostituire i cornportamenti indesiderati.

2) estinzione: rirnozione di eventi rinforzanti.

3) saziazione: si chiede al bambino di ripetere costanternente il comportamento indesiderabile.

4) modificazione stimolo: rimozione dello specifico evento stimolo che da' inizio al comportamento indesiderato.

5) ipercorrezione:

a) presentazione di conseguenze avversive contingenti al comportamento inadeguato;

b) rirnozione conseguenze positive contingenti al comportamento inadeguato.


PROCEDURE PER RIDURRE "LA FORZA" DEL COMPORTAMENTO

PRINCIPIO DI APPRENDIMENTO PROCEDURA EDUCATIVA ESEMPIO DI PROCEDURA
Rinforzare comportamenti alternativi Sono rinforzati positivamente quei comportamenti che dovranno sostituire i compartamenti inadeguati Susanna che e' una bambina iperattiva e facilmente distraibile, riceve rinforzi positivi per rimanere al suo tavolo e completare il compito assegnatole
Estinzione di comportamenti mantenuti da rinforzi positivi Il comportamento non e' seguito dall'evento positivo associato con l'avvenimento precedente L'insegnante ignora Giovanni dopo i suoi commenti inadeguati
Estinzione di comportamenti mantenuti da rinforzi negativi Il comportamento non e' seguito dalla rimozione dell'evento avversivo associato con l'avvenimento precedente A Elene non e' permesso di lasciare la classe durante le sue manifestazioni di collera
Saziazione Costante ripetizione del comportamento inadeguato Il bambino, quando trova i fiammiferi, li accende. Il genitore lo obbliga ad accenderne tre scatole, senza interruzione
Modificazione dello stimolo Rimozione di eventi discrimnativi che controllano il comportamento o presentazione di eventi che lo inibiscono Leo ha in classe il posto vicino alla finestra; guarda sempre fuori e non presta attenzione all'insegnante. Viene spostato nelle file centrali
Ipercorrezione A seguito di un comportamento inadeguato, si richiede al bambino di riparare i danni provocati Gianni scrive sulla parete dietro al suo banco. Gli si fa lavare l'intero muro, finche' tutti i segni (non solo i suoi) scompaiono.

(Adattata da Gardner, 1978)


BIBLIOGRAFIA GARDNER W. (1978), Children with learning and behavior problems, Allyn& Bacon, Boston

MEAZZINI P. (1978), La conduzione della classe,Giunti e Barbera, Firenze

MEAZZINI P. - GALEAZZI A.(1978), Paure e fobie,Giunti e Barbera, Firenze

ROSS D.M. AND ROSS S.A.(1976), Hyperactivity: research, theory and action,John Wiley & Son, NewYork

KAZDINA A. (1975), Behavior modification in applied settings, The Dorsey Press, Homewood, Illinois

BANDURA A. (1969), Principles of behavior modification, Holt, Rinehart &Winston, New York

WOLPE J. (1958), Psychotherapy by reciprocal inhibition, Stanford University Press Stanford,Calif.

ROSS A.O. (1974), Psychological disorders of childhood: a behavioral' approach to theory, Re-search and therapy, McGraw-Hill Book Co., New-York

BOSCOLO P. (1974), Psicologia dell'educazione. Insegnamento e apprendimen to, Giunti- Barbera, Firenze

WILSON J.R., ROBECHM.C. (1975), Fondamenti psicologici dell'insegnamento e dell'apprendimento, Brescia, La Scuola