TRANSFER NELL'APPRENDIMENTO

DALLA RIVISTA PSICOLOGIA E SCUOLA,1982,GIUNTI E BARBERA ED.




Un transfer (o transfert) nell'apprendimento si verifica quando una determinata acquisizione precedente è in grado di influenzare un apprendimento successivo da parte del medesimo individuo. Ad esempio, se il fatto di avere imparato a guidare un motoscafo rende più agevole per quella persona l'apprendimento delle modalità di guida di un trattore, si può dire che per quel soggetto si è verificato un transfer positivo.

L'etimologia del termine transfer si spiega con l'idea per cui determinati aspetti dell'abilità di guidare il motoscafo sarebbero stati trasferiti nel compito di guidare il trattore.

Un uso traslato del termine transfer prevede tuttavia la denominazione di transfer negativo per quei casi in cui un'acquisizione precedente gioca un ruolo inibente negativo complicando un apprendimento successivo: es., una precedente poesia imparata a memoria confonde il soggetto e lo impegna per maggior tempo nella memorizzazione di un'altra poesia. Le situazioni di transfer negativo presentano molti elementi in comune con le situazioni di interferenza (o inibizione), tuttavia le prime si possono operazionalmente differenziare dalle seconde per il fatto di interessare principalmente l'analisi dell'apprendimento, mentre nelle seconde l'elemento critico è rappresentato dal processo di ritenzione.

Si faccia infine attenzione: c'e' un altro importante uso del termine transfert in psicologia. Esso riguarda un contesto radicalmente differente, ovvero quel processo psicodinamico - tipico delle psicoterapie - per cui un soggetto trasferisce determinati sentimenti e modalità di relazione su una persona diversa da quella originaria rispetto alla quale erano sorti.

Sperimentalmente il transfer viene realizzato mediante una procedura fondamentale tipica che prevede l'esistenza di un gruppo sperimentale di soggetti, sottoposto a due apprendimenti successivi, e di un gruppo di controllo, impegnato solo nella seconda fase di apprendimento.



                             apprendimento A      apprendimento B                                       


             sperimentali          si                    si


gruppi ------------------


               controllo           no                    si


Le differenze riscontrare fra i due gruppi nell'apprendimento B sono da addebitarsi ad effetti di transfer. Tali effetti possono venire quantificati in diverse maniere più o meno simili. Per Murdock, la percentuale di transfer è ad esempio definita dalla sottrazione fra due indici della prestazione dei due gruppi (ad esempio il tempo mediamente richiesto ai due gruppi per l'apprendimento B) divisa per la somma dei due indici. Per l'esattezza, la formula è la seguente:



                                   sperimentale - controllo


percentuale di transfer =  --------------------------------------


                                   sperimentale + controllo


Il fenomeno del transfer è un momento fondamentale, oltre che costantemente presente, dei processi di apprendimento. Si puo' dire che non affrontiamo alcuna situazione, senza tener conto di un bagaglio di conoscenze e abilità precedenti che ci aiutino. In questo senso si puo'ò parlare sempre di transfer.

All'interno dei fenomeni di transfer si distinguono casi particolari e subfenomeni specifici. Casi particolari sono il transfer sensoriale (un'informazione percepita secondo una modalità sensoriale viene riportata ad un'altra modalità sensoriale) e il transfer interemisferico (un'informazione che mette in gioco un solo emisfero viene acquisita anche nell'altro emisfero).

Subfenomeni sono:

- la generalizzazione, analizzata all'interno dei processi di condizionamento. Si ha generalizzazione dello stimolo quando il soggetto fornisce il medesimo tipo di risposta (tuttavia con un'intensità che può decrescere secondo un determinato gradiente di generalizzazione) a stimoli simili, ma non identici, allo stimolo per il quale era stata appresa la risposta. Es.; il guidatore frena vedendo il rosso del semaforo, anche se il rosso non è identico ai rossi visti in precedenza. Si può parlare di generalizzazione della risposta quando il soggetto fornisce in circostanze diverse risposte simili, ma non identiche, per uno stesso stimolo.

- la trasposizione, ove l'individuo traspone la discriminazione fra due o più stimoli ad una nuova serie di stimoli. Es.: se l'apprendimento di una discriminazione consiste nell'imparare a schiacciare un bottone grigio-chiaro distinguendolo da uno grigio-scuro, si ha trasposizione qualora, di fronte a due nuovi bottoni con differenti intonazioni, l'individuo sceglie il bottone col grigio più chiaro;

- warm-up (o effetto di riscaldamento) per cui, col procedere della prestazione in una determinata serie di prove, grazie alla pratica generica d'esercizio, il soggetto risulta facilitato nelle prove successive. Es.: in una serie di prove di lettura, la prima lettura può implicare un effetto warm-up: il soggetto è più veloce nelle prove successive, indipendentemente da effetti specifici di transfer;

-I 'apprendere-ad-apprendere o apprendere-come-si-apprende (learning-to-learn o learning-how-to-learn). Si apprende ad apprendere grazie all'esercizio in una determinata categoria di prove. Es.: l'esercizio ripetuto, in circostanze diverse, in prove di memorizzazione di poesie, può rivelare un miglioramento progressivo nella rapidità di memorizzazione. Come il warm-up, cosi' l'apprendere-ad-apprendere, pu'ò essere definito effetto-non-specifico di traesfer.

Cesare Cornoldi