Nutr Neurosci. 2003 Oct;6(5):277-81.

Livelli aumentati di etano, un indicatore non-invasivo di ossidazione dell'acido grasso n-3

nel respiro dei bambini con disordine da deficit di attenzione iperattività.

Ross BM, McKenzie I, Glen I, Bennett CP.

Ness Foundation, UHI Millennium Institute, Ness House, Dochfour Business Centre, Inverness IV3 8GY, Scotland, UK.

brian@ness-foundation.org.uk

 

Il disordine da deficit di attenzione iperattività (ADHD) comprende una gamma di problemi del comportamento compreso disattenzione, iperattività e impulsività. La diagnosi ed il trattamento del disordine è resa difficile causa la relativa sconosciuta base biologica. Parecchi studi hanno identificato anomalie negli acidi grassi della membrana in alcuni oggetti con ADHD e un certo successo è stato segnalato usando terapie lipidiche. Abbiamo misurato i livelli esalanti di etano, una misura non-invasiva di danneggiamento ossidativo degli acidi grassi n-3, per sondare le alterazioni biochimiche nell'ADHD. I pazienti con ADHD (N = 10) avevano più alti livelli di etano esalante che nei volontari in buona salute (N = 12) con circa il 50% dei casi di ADHD che erano sopra la gamma di controllo. In contrasto, i livelli di butano, un marcatore di ossidazione della proteina, erano invariati. I nostri dati, anche se preliminari, suggeriscono che alcuni pazienti con ADHD hanno più alti tassi di calo ossidativo degli acidi grassi poli-insaturi n-3 (PUFAs). Questa anomalia biochimica può essere alla base della carenza precedentemente osservate dell'acido grasso, così come fornire ulteriore spiegazione razionale per l'uso terapeutico dell'antiossidante e/o supplementare di lipidi nel trattamento di ADHD. Più ampi studi sull'ADHD che usano questa valutazione non-invasiva dello stress ossidativo sembrano giustificati.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=14609313&query_hl=2&itool=pubmed_DocSum

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