Arq Neuropsiquiatr. 2005 Mar;63(1):68-74. Epub 2005 Apr 13.

Contributo dei fattori di rischio psicosociali per il disordine da deficit di attenzione/iperattività.

Vasconcelos MM, Malheiros AF, Werner J Jr, Brito AR, Barbosa JB, Santos IS, Lima DF.

Hospital Universitario Antonio Pedro, Universidade Federal Fluminense, Niteroi, RJ, Brazil. mmvascon@centroin.com.br

OBIETTIVO: Analizzare il contributo dei fattori di rischio psicosociali per la diagnosi di disordine da deficit di attenzione/iperattività (ADHD). METODO: Questo è un retrospettivo, studio caso-controllo che ha analizzato 403 alunni di una scuola elementare pubblica. Il questionario dei sintomi DSM-IV ed un questionario psicosociale specifico sono stati compilati, e una anamnesi e gli esami fisici e neurologici completi sono stati effettuati. RISULTATI: Il fattore di rischio psicosociale statisticamente più significativo era la "discordia coniugale nel passato" (rapporto di probabilità = 11,66, p = 0,044). Un totale di 29 omicidi di parenti stretti dei soggetti è stato osservato e questa variabile era statisticamente rilevante. CONCLUSIONE: I bambini che sono stati esposti a discordia coniugale nel passato fra i genitori hanno subito un aumento di 11.66 volte nel rischio di diagnosi di ADHD. Gli autori suggeriscono che l'esposizione alla violenza della comunità è inclusa fra gli indicatori del Rutters di avversità, che predispongono gli infanti e bambini l'occorrenza futura di ADHD ed altri disordini neuropsichiatrici.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=15830068&query_hl=1&itool=pubmed_docsum

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