The Lancet Early Online Publication, 8 November 2006


Neurotossicità in età dello sviluppo dei prodotti chimici industriali.

Dr. Prof P Grandjean MD and Prof PJ Landrigan MD

 

Malattie dello sviluppo come l'autismo, disordine da deficit di attenzione, ritardo mentale e paralisi cerebrale, sono gravi, costose, e possono causare infermità permanenti. Spesso le loro cause sono ignote. Alcuni prodotti chimici industriali (ad esempio il piombo, metilmercurio, difenili policlorinati, arsenico e toluene sono riconosciuti come causa di disordini del neurosviluppo e disfunzioni cerebrali subcliniche. L’esposizione a tali elementi, durante il periodo fetale può causare danni al cervello a dosi molto inferiori di quelle che possono influire sul cervello adulto. Individuare questi fattori di rischio può essere la base di un estensivo programma di prevenzione, come l’eliminazione di adittivi al piombo nei carburanti. Sebbene queste campagne di prevenzione hanno avuto grande successo, sono purtroppo iniziate con grave ritardo. Ci sono altri 200 elementi chimici, noti come cause di effetti neurotossici negli adulti. Nonostante l’asenza di test sistematici, molti adittivi hanno dimostrato un potenziale effetto neurotossico in simulazioni di laboratorio. Gli effetti tossici riscontrati sullo sviluppo cerebrale non sono noti e quindi non è possibile proteggere da essi i bambini. I due maggiori ostacoli alla prevenzione del deficit del neurosviluppo di origine chimica sono il grande deficit nel testare la neurotossicità nello sviluppo dei prodotti chimici industriali e l’alto livello di prove richieste come norma. Per controllare questi prodotti chimici, sono necessari nuovi test sulla vulnerabilità del cervello nell’età dello sviluppo, al fine di stabilire nuovi livelli ed approcci precauzionali efficaci nella protezione della salute.

http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140673606696657/abstract?iseop=true